Oh tú que a veces traes en la mirada
Amor con tres saetas en la mano:
mi espíritu que viene de lugar lejano
te encomienda mi alma atormentada.
La que fue herida ya en la mente
por dos saetas del tirador probado:
con la tercera tiende el arco, demorado,
que no me alcanza estando tú presente.
Esta sería la salud del alma
que yace en el suelo casi muerta
por dos saetas que abren tres heridas:
la primera da placer y desconsuela,
la segunda desea la alegría
que trae la tercera flecha cuando vuela.
Guido Cavalcanti (Florencia,1250-1300), Rimas. Versiones de J. Aulicino. Selecciones de Amadeo Mandarino, Buenos Aires, 2006
O tu, che porti nelli occhi sovente
O tu, che porti nelli occhi sovente
Amor tenendo tre saette in mano,
questo mio spirto che vien di lontano
ti raccomanda l'anima dolente,
la quale ha già feruta nella mente
di due saette l'arcier sorïano;
a la terza apre l'arco, ma sì piano
che non m'aggiunge essendoti presente:
perché saria dell'alma la salute,
che quasi giace infra le membra, morta
di due saette che fan tre ferute:
la prima dà piacere e disconforta,
e la seconda disia la vertute
della gran gioia che la terza porta.
O tu, che porti nelli occhi sovente
Amor tenendo tre saette in mano,
questo mio spirto che vien di lontano
ti raccomanda l'anima dolente,
la quale ha già feruta nella mente
di due saette l'arcier sorïano;
a la terza apre l'arco, ma sì piano
che non m'aggiunge essendoti presente:
perché saria dell'alma la salute,
che quasi giace infra le membra, morta
di due saette che fan tre ferute:
la prima dà piacere e disconforta,
e la seconda disia la vertute
della gran gioia che la terza porta.
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