LENTAMENTE SUBE DESDE LO OSCURO LA HORA
del río desbordado. Oigo la hierba gritar
contra la puerta. El hielo crepita. Hasta
la tierra ejecuta de memoria el tintinear
de una lámpara de aceite que quiebra en astillas
la niebla, astillas de invierno feroz.
Los utensilios el huerto, las bandeja en
las manos. Llevamos ciruelas secadas
en el manto negro del bosque. Aparece hasta
en el sueño esta libación. Es como
arrojar al Nilo una criatura hecha
de junco, un Dios del que sabemos poco.
(¿Por qué cesa el aliento en lo eterno?)
Alfonso Guida (San Mauro Forte, Matera, Italia, 1973), L'acqua al cervello è una foglia, LietoColle, Faloppio, 2014
Versión de Jorge Aulicino con la colaboración de Antonio Bux
Foto: Alfonso Guida FB
LENTAMENTE SALE DAL BUIO L'ORA
del fiume in piena. Sento l'erba stridere
contro la porta. Il gelo crepita. Anche
la terra esegue a memoria il tinnire
di una lucerna a olio che rompe scaglie
di nebbia, scaglie d'inverno feroce.
Gli attrezzi nell'orto, le mani sotto
la guantiera. Portiamo prugne secche
nel manto nero del bosco. Appare anche
nel sogno questa libagione. È come
lasciare al Nilo una creatura fatta
di giunco, un Dio di cui sappiamo poco.
(Perché depone il fiato nell'eterno?)
en el manto negro del bosque. Aparece hasta
en el sueño esta libación. Es como
arrojar al Nilo una criatura hecha
de junco, un Dios del que sabemos poco.
(¿Por qué cesa el aliento en lo eterno?)
Alfonso Guida (San Mauro Forte, Matera, Italia, 1973), L'acqua al cervello è una foglia, LietoColle, Faloppio, 2014
Versión de Jorge Aulicino con la colaboración de Antonio Bux
Foto: Alfonso Guida FB
LENTAMENTE SALE DAL BUIO L'ORA
del fiume in piena. Sento l'erba stridere
contro la porta. Il gelo crepita. Anche
la terra esegue a memoria il tinnire
di una lucerna a olio che rompe scaglie
di nebbia, scaglie d'inverno feroce.
Gli attrezzi nell'orto, le mani sotto
la guantiera. Portiamo prugne secche
nel manto nero del bosco. Appare anche
nel sogno questa libagione. È come
lasciare al Nilo una creatura fatta
di giunco, un Dio di cui sappiamo poco.
(Perché depone il fiato nell'eterno?)
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